Tre novità di quest'anno per la festa della liberazione
Titolo: La Resistenza perfetta
Autore: De Luna Giovanni
Prezzo di copertina € 18,00 eBook a € 12,99
Dati: 254 pagine, 2015, brossura
Editore: Feltrinelli (collana Storie)
TRAMA
Sono decenni, ormai, che la Resistenza è
sottoposta a uno scrutinio costante da parte di storici, ma anche di
giornalisti e opinionisti. E se una volta poteva essere provocatorio
fare le pulci al mito dei partigiani e parlare di guerra civile mettendo
sullo stesso piano le fazioni in lotta, oggi molta di questa vulgata è
diventata un sottofondo dato quasi per scontato. Il rischio è che ci
dimentichiamo, e le giovani generazioni non sappiano mai, quanto di
nobile, puro e davvero all'altezza del suo mito c'è stato nella lotta
partigiana. Nel settantesimo anniversario della Liberazione, Giovanni De
Luna ha voluto mettere di nuovo a punto un'immagine della Resistenza
che si stava offuscando. Con grande efficacia, De Luna ha scelto una
storia, un luogo, alcuni personaggi: un castello in Piemonte, una
famiglia nobile che decide di aiutare i partigiani, la figlia più
giovane, Leletta d'Isola, che annota sul suo diario quei mesi terribili
ma anche meravigliosi in cui comunisti e monarchici, aristocratici e
contadini, ragazzi alle prime armi e ufficiali dell'ex esercito regio
lottarono, morirono, uccisero per salvare la loro patria, la loro
libertà, il futuro di una nazione intera. Mesi in cui, tra il cortile
della sua villa di famiglia e le montagne tutt'attorno, si formò
veramente quell'unità che diede origine al mito della Resistenza.
Titolo: Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza
Autore: Cazzullo Aldo
Prezzo di copertina: € 19,00eBook a € 4,99 (
qui)
Dati: 403 pagine, 2015, rilegato
Editore: Rizzoli (collana Saggi italiani)
TRAMA
La Resistenza a lungo è stata considerata solo
una "cosa di sinistra": fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi
anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che
si accanirono su vittime innocenti, i "ragazzi di Salò". Entrambe
queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio
di una fazione; è un patrimonio della nazione. Aldo Cazzullo lo
dimostra raccontando la Resistenza che non si trova nei libri. Storie di
case che si aprono nella notte, di feriti curati nei pagliai, di
ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il proprio
corpo ai figli. Le storie delle suore di Firenze, Giuste tra le Nazioni
per aver salvato centinaia di ebrei; dei sacerdoti come don Ferrante
Bagiardi, che sceglie di morire con i suoi parrocchiani dicendo "vi
accompagno io davanti al Signore"; degli alpini della Val Chisone che
rifiutano di arrendersi ai nazisti perché "le nostre montagne sono
nostre"; dei tre carabinieri di Fiesole che si fanno uccidere per
salvare gli ostaggi; dei 600 mila internati in Germania che come
Giovanni Guareschi restano nei lager a patire la fame e le botte, pur di
non andare a Salò a combattere altri italiani. La Resistenza fu fatta
dai partigiani comunisti come Cino Moscatelli, ma anche da quelli
cattolici come Paola Del Din, monarchici come Edgardo Sogno, autonomi
come Beppe Fenoglio. E fu fatta dalle donne, dai fucilati di Cefalonia,
dai bersaglieri che morirono combattendo al fianco degli Alleati...
Titolo: L'ultimo fucilato. Fascisti, partigiani, giudici e voltagabbana nell'Italia della Liberazione
Autore: Fazzo Luca
Prezzo di copertina: 15,00 € (
qui)
Dati: 204 pagine, 2015, brossura
Editore: Ugo Mursia Editore (collana Testimonianze fra cronaca e storia)
TRAMA
Carcere di San Vittore, 7 febbraio 1946. Il
capitano Giovanni Folchi, fascista della prima ora, ufficiale del
Battaglione Azzurro della RSI, affronta il suo destino: condannato per
collaborazionismo dalla Corte d'Assise straordinaria, viene fucilato al
poligono della Cagnola. È l'ultima sentenza capitale eseguita a Milano.
Come in una cronaca giudiziaria, sulla base di documenti d'archivio,
sono ricostruiti i fatti, il contesto, le accuse, la difesa, il processo
e il verdetto. Dagli atti giudiziari emerge una pagina di storia che
riporta alla luce il clima confuso e convulso che seguì la Liberazione:
regolamenti di conti tra partigiani e fascisti, ma anche tra membri
della Resistenza, processi sommari, giudici e funzionari pubblici
voltagabbana, vittime in cerca di vendetta, carnefici in cerca di capri
espiatori. La vicenda del capitano Folchi è fosca e avvincente, piena di
personaggi che incarnano vizi e virtù nazionali degli italiani,
eternamente sospesi tra eroismo e tirare a campare.